Secondi con pesce
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- Categoria principale: Secondi piatti
- Categoria: A base di pesce
- Pubblicato: 11 Ottobre 2011
Tipico piatto della cucina palermitana che deve il suo nome al beccafico: un piccolo uccello che si nutre di fichi. Questo volatile, squisito e molto apprezzato, pare che fosse preparato per i nobili siciliani ripieno di uva sultanina e pinoli, la povera gente non potendo permettersi i beccafichi, riempiva allo stesso modo le sarde, da qui il nome.
E' servito come secondo piatto ma ritengo che possa essere servito anche come finger food.Ingredienti:
per 4 persone
- gr. 600 di sarde freschissime
- gr. 100 di pane grattugiato
- gr. 50 uva sultanina ammorbidita nell'acqua calda
- gr. 50 di pinoli
- un cucchiaio di prezzemolo tritato
- 6 filetti di acciughe sott'olio tritate
- qualche foglia di alloro
- olio extrav.oliva
- sale e pepe
Procedimento: pulite le sarde: privatele della testa, togliete le interiora, apritele a libro e togliete la spina centrale, lavatele accuratamente e stendetele su un ripiano. In una padella mettete un poco di olio e fatevi rosolare il pane grattugiato tenendone però da parte un cucchiaio. Quando il pane sarà tostato mettetelo in una terrina con l'uva sultanina, i pinoli, il prezzemolo, le acciughe finemente tritate, il pepe e pochissimo sale. Amalgamate i vari ingredienti e distribuite il composto sulle sarde. Arrotolate ogni sarda partendo dalla parte più larga e fissatela con uno stecchino. Sistemate le sarde allineate in una pirofila, distribuite le foglie di alloro in superficie e spolverizzate con il pane grattugiato tenuto a parte. Cospargete con un filo d'olio e infornate in forno caldo per circa 20 minuti. Potete servirle sia calde che fredde.
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